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Will&Kate (ovvero perché gli inglesi sono meglio di noi)

Sotto sotto (ma neanche troppo sotto in realtà) ho un animo da gossippara. Amo pensare sia perché mi piace tenermi informata anche sulle frivolezze, voi miei cari sparuti lettori vedetela un po’ come cavolo vi pare. Quindi, così, un post al volo sul “matrimonio del secolo” (mah, ho sempre trovato idioti questi proclami) mi sembrava quasi doveroso. Confesso di essere una dei (presunti, perché sono scettica) due milardi di telespettatori che hanno seguito la cerimonia in diretta. In verità poi questo è solo un pretesto per ribadire la mia anglofilia profonda. Considerazioni sparse sulla cosa…

1. in proporzione, per essere un matrimonio reale, è stato tutto molto meno pacchiano di molti matrimoni “all’italiana”.

2. a chi si la menta per i costi per i sudditi britannici: credete che un matrimonio reale pesi sulle tasche degli abitanti d’Oltremanica più di quanto ci costi qui ogni santo giorno tutto il circo di politichini, politicanti, politicotti? I don’t think so. 

3. l’organizzazione certosina di ogni cosa, non hanno sgarrato in nulla. Qui hanno organizzato la beatificazione del Papa in concomitanza con il concerto del Primo Maggio, non ho idea di come siano andate le cose e  non lo voglio sapere…mi non saranno mica due eventi da tenere lo stesso giorno nella stessa città, cazzo! E visto che la festa dei lavoratori non si può spostare….

4. l’incredibile eleganza degli ospiti. Solo le donne inglesi possono riuscire a portare certi meravigliosi cappelli a parabola! (Ne voglio uno!)

5. c’è chi, come mia mamma per non fare nomi, ha trovato di cattivo gusto la diretta televisiva. Consideriamo che senza dubbio è un modo di far soldi e che un matrimonio reale delle corona britannica è comunque un evento di portata globale. Consideriamo che i Windsor avevano bisogno di dare una bella spolveratina alla loro immagine, e quali facce migliori di quelle giovani, sorridenti e innamorate di William e Kate? Sono anche così incredibilmente glamour! Consideriamo poi che, probabilmente molto meno giustificatamente,  qui abbiamo avuto anche una diretta televisiva delle nozze di casa Totti-Blasi, se non erro. 

Di sicuro ci sarebbe altro  da dire, ma queste sono le mie considerazioni principali. Felicitazioni agli sposi…fino a quando durerà. 

Sugli autobus inglesi…

Leggendo alcuni scritti di John Stuart Mill (vedi anche post precedente), mi sono convinta che quella inglese sia una tradizione politica e culturale completamente di un altro pianeta. Forse perché sono su un’isola, forse perché la pioggia fa bene. forse perché il tè aiuta l’intelligenza, forse perché lassù, dato il clima, preferiscono stare in casa a pensare che andare in spiaggia. L’inziativa di mettere questi cartelli su circa 200 autobus londinesi, è la risposta di un gruppo di atei inglesi ai cattolici che avevano fatto lo stesso, promettendo l’inferno ai peccatori. Ma ve lo immaginate un bus così che gira per Roma e Milano?! Io purtroppo no! Ma quando lo fanno traslocare il Papa?!

no-god

Update: invece ho trovato questo